Avv. Lucia Randazzo

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“ PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE ”

2023

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE
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2020

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

02 Aprile 2020 

In questo periodo di forte tensione sociale ed emotiva dettata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 ci si chiede, forse ancor di più, quali siano i limiti e le regole della comunicazione sui social media del difensore.

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26 Marzo 2020 

Sono tassative le eccezioni al divieto di corrispondenza con la controparte munita di difensore previste dal Codice Deontologico Forense?

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06 Marzo 2020 

Nel caso di un procedimento disciplinare nei confronti di un avvocato è ammissibile la contestazione implicita della recidiva?

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06 Marzo 2020 

Qual è il regime giuridico della prescrizione delle sanzioni disciplinari contenute nel codice deontologico forense? È applicabile la nuova disciplina della prescrizione prevista dalla legge di riforma forense?

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21 Febbraio 2020 | Lucia Randazzo

L’Avvocato può rendere noto il nome dei propri assistiti? Significativa sul punto la sentenza a Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Cass. SS.UU. 9861/17) la quale conferma

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13 Febbraio 2020
L’avvocato può offrire gratuitamente la propria attività per farsi pubblicità? La risposta è certamente negativa e lo precisa la sentenza del Consiglio Nazionale Forense n. 69 del 22 marzo – 22 giugno 2018 nella quale viene inflitta a sanzione disciplinare della sospensione dall’esercizio dell’attività professionale…
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13 Marzo 2020 

Nel caso di un procedimento disciplinare nei confronti di un avvocato è ammissibile la contestazione implicita della recidiva?

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30 Gennaio 2020

Quali conseguenze per l’Avvocato che non comunica al cliente la rinuncia al mandato e il rinvio dell’udienza? I doveri di informazione e di comunicazione dell’avvocato nei confronti della persona già assistita persistono sia nell’ipotesi di rinuncia che di revoca del mandato, anche se…

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22 Gennaio 2020

L’avvocato-imputato e l’imputato nel processo penale hanno facoltà di difendersi da soli? Con recente sentenza la Cassazione risponde a tale quesito ribadendo che l’avvocato imputato nel processo penale non possa difendersi da solo: “Nel processo penale non è consentito all’imputato, che rivesta la qualità di avvocato, di esercitare l’autodifesa, difettando un’espressa previsione di legge che la legittimi con la precisazione che la preclusione dell’autodifesa esclusiva nel processo penale opera nel senso della incompatibilità dell’imputato-avvocato a proporre impugnativa e nel giudizio in cassazione lascia altresì esclusa, ove il ricorrente è un avvocato cassazionista, lo svolgimento alle attività difensive d’udienza”…

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2019

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

02 Ottobre 2019

È diffamatorio inviare un esposto offensivo al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati? Secondo l’ultimo arresto giurisprudenziale della Sezione quinta della Suprema Corte (Cass. pen., Sez. V, 6 luglio 2018, n. 39486): «l’invio di una missiva o di un esposto gratuitamente offensivo al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati integra gli estremi del reato di diffamazione…

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21 Maggio 2019

L’imputato in occasione della seduta pubblica della Commissione congiunta del Consiglio comunale di Milano eseguiva il “saluto fascista” noto anche come “saluto romano” compiendo così una manifestazione esteriore tipica…

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17 Maggio 2019

Corte Costituzionale, 23 gennaio 2019 (dep. 6 marzo 2019), n. 37

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2018

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

10 Dicembre 2018

In data 7 dicembre 2018 è stato pubblicato dall’Ufficio Stampa della Corte costituzionale il comunicato con il quale si rendeva noto il deposito della sentenza n. 231/2018 che ha dichiarato l’illegittimità degli artt. 24, comma 1, e 25, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313, recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti (Testo A), nel testo anteriore alle modifiche, non ancora efficaci…

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12 Ottobre 2018

Il provvedimento di estinzione del reato a seguito di esito positivo dei lavori di pubblica utilità disposti in luogo alla condanna per il reato di guida in stato di ebbrezza ex art. 186, comma 9-bis,codice della strada si iscrive nel casellario giudiziale? L’articolo 33 lett. d) della l. 29 luglio 2010, n. 120, inserendo il comma 9-bis…

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26 Luglio 2018

Quando il trattenimento della caparra costituisce una condotta penalmente rilevante? Da ultimo Cass. pen., Sez. II, 6 aprile 2017, n. 32699 si è pronunciata ribadendo il dominante indirizzo giurisprudenziale per cui risponde del reato di truffa colui che, trattenendo la caparra ricevuta dall’acquirente, non adempia all’obbligo di vendere assunto sulla base di un contratto preliminare di compravendita stipulato nella consapevolezza di non potere o volere adempiere …

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19 Aprile 2018

Nel rito abbreviato, condizionato all’escussione della persona offesa, la querela può essere utilizzata ai fini probatori? Nel rito abbreviato devono essere posti a fondamento della decisione gli atti legittimamente acquisiti al fascicolo del pubblico ministero senza che, alle parti, sia concessa la possibilità di sollevare questioni in ordine all’utilizzabilità…

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22 Marzo 2018

La cartella esattoriale è causa di interruzione della prescrizione decennale della multa ai sensi ex art. 172 c.p.? Il secondo comma dell’art. 172 c.p. rubricato Estinzione delle pene della reclusione e della multa per il decorso del tempo prevede che la multa si estingua nel termine di 10 anni. Il dies a quo al fine della decorrenza del termine di prescrizione inizia a decorrere dalla data di irrevocabilità della sentenza …

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12 Marzo 2018

La questione oggetto della pronuncia della Corte concerne l’utilizzabilità delle dichiarazioni eventualmente rese dalla persona che assumerà la veste di indagato e …

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2017

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

04 Ottobre 2017

La questione in esame concerne la responsabilità professionale del magistrato, pubblico ministero, per avere omesso di richiedere la revoca della custodia cautelare nel caso in cui i termini massimi di cui all’art. 303 c.p.p. siano scaduti.

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25 Agosto 2017

La risposta al quesito formulato dall’utente è negativa. È chiara in tal senso la norma di cui all’art. 538 c.p.p. la quale statuisce che «Quando pronuncia sentenza di condanna il giudice decide sulla domanda per le restituzioni e il risarcimento del danno proposta a norma degli articoli 74 e seguenti». La decisione sugli effetti civili consegue, dunque, ad una sentenza di condanna dell’imputato e alla costituzione da parte del danneggiato…

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20 Luglio 2017

La riforma della giustizia penale meglio nota come “Riforma Orlando” (legge 103/2017), tra le numerose modifiche sostanziali e procedurali ha, anche, previsto una delega al Governo affinché adotti un decreto legislativo avente ad oggetto la revisione della disciplina del casellario giudiziale…

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09 Giugno 2017

La truffa c.d. online o via internet costituisce una forma specifica di truffa contrattuale contraddistinta dalla circostanza che la negoziazione fra l’agente e la persona offesa avviene a distanza, attraverso l’uso di strumenti telematici.

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04 Gennaio 2017

L’art. 94 d.P.R. 309 del 1990 prevede che, pur in presenza delle certificazioni previste, il Tribunale possa respingere l’istanza di affidamento in prova in casi particolari in due ipotesi: quando accerta che lo stato di tossicodipendenza o l’esecuzione del programma di recupero sono preordinati al conseguimento del beneficio…

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2016

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

21 Dicembre 2016

La sentenza del 15 settembre 2016 n. 42545 della Sezione VI della Corte di cassazione si è recentemente pronunciata sulla questione oggetto del quesito. Il pubblico ministero ricorreva per saltum avverso la sentenza del tribunale monocratico di F. di assoluzione nei contronti di K.S. dal reato di oltraggio al pubblico ufficiale per insussistenza del fatto.

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13 Giugno 2016

Ai sensi dell’art. 78 c.p.p. la notifica dell’atto di costituzione di parte civile fuori udienza deve essere effettuata a cura della stessa parte nei confronti delle altri parti e produce effetto per ciascuna di esse dal giorno in cui è stata effettuata la notifica. La norma è chiara al riguardo, per cui il difensore – che non può in alcun modo considerarsi parte – dell’imputato non deve essere il destinatario della notifica dell’atto di costituzione di parte civile.

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30 Maggio 2016

La costituzione di parte civile, così come previsto dall’art. 79 c.p.p. può avvenire per l’udienza preliminare e, successivamente, fino a che non siano compiuti gli adempimenti previsti dall’art. 484 c.p.p. concernenti la regolare costituzione delle parti. La giurisprudenza, anche di recente, ha ritenuto opportuno specificare – sebbene la norma fosse chiara in tal senso..

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09 Maggio 2016

È ammissibile il giudizio di revisione (artt. 629 e seguenti c.p.p.) della sentenza solo avverso la parte in cui ha disposto la misura di sicurezza patrimoniale della confisca, da parte di soggetto terzo, proprietario del bene oppure è solo esperibile l’incidente di esecuzione ex artt. 676 e seguenti c.p.p.?

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2015

PER LA RIVISTA “ILPENALISTA”DI GIUFFRÈ FRANCIS LEFEBVRE

17 Dicembre 2015

La confessione non costituisce il presupposto essenziale per la concessione della sospensione del procedimento con messa alla prova. La recente giurisprudenza di legittimità (Cass.pen.,  Sez. V , 23 febbraio 2015-dep. 4 giugno 2015 ), n. 24011) ha ritenuto di escludere, infatti, che l’ammissione degli addebiti da parte del ricorrente possa costituire un requisito per la sospensione del processo con messa alla prova per l’imputato…

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11 Dicembre 2015

La messa alla prova per i minorenni si contraddistingue, rispetto alla messa alla prova per gli adulti, dall’assenza di preclusioni soggettive (a seconda delle qualità dell’imputato) od oggettive (a seconda del titolo di reato ascritto); inoltre  la richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova, nel rito minorile, può essere effettuata anche in appello (si veda in tal senso: Tribunale Torino, 21 maggio 2014)…

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19 Novembre 2015 QUESITI OPERATIVI 

Il giudice di pace può disporre l’accompagnamento coattivo della persona offesa? Il giudice di pace può disporre l’accompagnamento coattivo, di cui all’art. 133 c.p.p., nei confronti della persona offesa, in virtù dell’art. 2, d.lgs. 274/2000 il quale sancisce che per tutto ciò che non è previsto nel suddetto decreto istitutivo del relativo procedimento, ad eccezione di alcune disposizioni tassativamente indicate, si applicano le norme di cui al Titolo I e II d.lgs. 271/1989.

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28 Ottobre 2015 

L’ordinanza che dispone la sospensione del procedimento con messa alla prova si iscrive nel casellario giudiziale?

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09 Settembre 2015 GIURISPRUDENZA COMMENTATA Giudice di pace

In tema di reati di competenza del giudice di pace non sussiste l’interesse della parte civile ad impugnare la sentenza dichiarativa dell’estinzione del reato ai sensi dell’art. 35 del d.lgs. n. 274/2000. La parte civile, qualora non ritenga esaustivo il risarcimento offerto, potrà adire comunque il giudice civile rispetto..

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10 Luglio 2015 

Per i reati procedibili a querela è prevista una diversa e molto più snella forma di citazione a giudizio costituita dal ricorso immediato al giudice di pace. La persona offesa dal reato può citare a giudizio dinanzi al giudice di pace la persona alla quale il reato è attribuito mediante la presentazione..

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10 Luglio 2015 

È necessario il consenso della persona offesa per la dichiarazione di non doversi procedere per particolare tenuità ex art. 34, d.lgs. 274/2000?

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08 Luglio 2015 

Bussola in fase di aggiornamento autorale   Il rito dinanzi al giudice di pace nel processo penale è regolato dal d.lgs. 28 agosto 2000, n. 274. Tale rito concerne un modello processuale naturalmente e giustamente semplificato, dato che per lo più riguarda reati di minore gravità. 

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2020

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2019

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